tag:blogger.com,1999:blog-12152881.post155799343831604156..comments2022-03-02T13:26:20.082+01:00Comments on Lavori in corso: Canale MussoliniDon Mariohttp://www.blogger.com/profile/06480099164509611597noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-12152881.post-31308878243050402242011-07-05T10:44:36.343+02:002011-07-05T10:44:36.343+02:00Ho letto il suo "Canale Mussolini", prem...Ho letto il suo "Canale Mussolini", premio strega 2010.<br /> Un critico di Liberazione l'ha definito uno scandalo, l'ennesimo sdoganamento operato dalla Mondadori e dal suo padrone al revisionismo di anima fascista. "La Repubblica" invece lo ha chiamato un capolavoro, "il ritorno del grande romanzo italiano". Più modestamente, durante la lettura delle prime 200 pagine, io ho dovuto combattere tra una repulsione sussiegosa e una fascinazione che innegabilmente giorno per per giorno si insinuava tra le mie fibre. Di fronte al sangue di innocenti versato senza un apparente filo di rimorso, di fronte ad una faziosità scandita dal tormentone "Ognuno ga eà so razòn" (c'è parecchio veneto nei dialoghi), di fronte agli abitanti originari dell'Agro Pontino chiamati "marochini" dai coloni veneti, ho avuto momenti di difficoltà a continuare. Ma qualcos'altro scorre sin dall'inizio in queste pagine, ed è forse il sentimento forte dell'appartenenza: alla famiglia, alla terra, alla natura e a certa sua magia incontrovertibile. <br /> La storia tratta principalmente dell'esodo di morti di fame dalle tre Venezie alle paludi bonificate con successo dal regime fascista (generazioni di papi ci avevano tentato, prima, ma la malaria aveva stroncato ogni volta i lavori dopo qualche anno). <br />Nel libro, attraverso la voce del narratore che racconta la storia a un ascoltatore non identificato ma contemporaneo, vi è la vicenda di una famiglia, che negli anni successivi alla Prima Guerra mondiale diverrà interamente fascista. Una enorme famiglia della bassa veneta che ad un certo punto dovrà emigrare in Agro Pontino. Scorrono le figure della storia, nel libro, anche da vicino. Perfino un giovane Mussolini, ancora socialista rivoluzionario, sarà al desco della famiglia, per una volta, quando sono ancora sono al Nord. Poi c'è l'esodo, lo spaesamento, la colonizzazione dell'Agro Pontino, un nuovo amore per quella terra estranea --una terribile palude malarica trasformata in una sorta di terra promessa-- che però li ha salvati dalla fame. E infine, terribili, le guerre di Mussolini, Africa, Spagna, fino al devastante '44, e i bombardamenti anglo-americani. <br />È un libro in cui si può ridere molto, perché l'autore fa scattare situazioni di irresistibile comicità nelle situazioni più tragiche e parossistiche. È un libro in cui si piange (lo ammetto, mi è successo, in piscina, ma credo non se ne sia accorto nessuno). È un libro in cui è perorata l'ambivalenza dell'essere e del percepire. È un libro dove non si nascondono le colpe, anche atroci e rivoltanti, ma dove non si rinuncia a mostrarne lo scorrere parallelo dei grandi sentimenti della fraternità, dell'eros, della religiosità. È, finita l'ultima pagina, un libro pietoso e che chiede pietà. È un romanzo scritto magistralmente da uno che finge di essere un idiota ma ha il talento dei grandi narratori.francohttp://rampazzo@math.unipd.itnoreply@blogger.com