Era il primo settembre del 2002 quando il mio Vescovo mi ordinava sacerdote con l'imposizione delle mani (qui ci sono le altre foto). Lo fa sempre spingendo con molta forza, a voler significare il gran peso che il nuovo sacerdote si sta prendendo sulle spalle.
Con questa idea in mente, ieri ho ripassato la lista dei trentasei che eravamo, per pregare per la nostra fedeltà (e per constatare con vergogna che alcuni li ricordo meno bene di altri); poi sono andato a "presentare" il peso ad alcuni santi ai quali immagino che tutti noi siamo affezionati, ma pochi abbiamo il privilegio di poter andare a trovare tanto facilmente (se non sbaglio siamo solo in due qui a Roma, gli altri sono sparsi per il mondo). Sono andato prima a San Pietro e mi sono fermato lungamente davanti alla tomba di Giovanni Paolo II; poi, approfittando del poco traffico di un sabato mattina ancora estivo, anche a Villa Tevere dove riposano San Josemaría e don Álvaro del Portillo.
Ho scritto "presentare il peso" perché mi sembrava doveroso pregare per i miei compagni di sacerdozio, ma anche per tutte le intenzioni di cui ci facciamo carico fra tutti. Se si potessero vedere le intenzioni sarebbe stata una bella folla!
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