UN PO' DI ANNI FA ero in autobus e, come mio solito, stavo leggendo un libro. In quel caso era La montagna incantata di Thomas Mann. Mi si avvicina un ragazzo più o meno della mia età e mi dice «Scusa la sfacciataggine, ma non posso resistere a farti i complimenti: stai leggendo un libro bellissimo!»
Chi avrebbe mai detto che la libritas potesse favorire la socializzazione? (Be', neanche tanto: il tizio disse la sua mentre stava scendendo alla fermata!)
L'episodio mi è tornato in mente quando ho letto di questa iniziativa. Si chiama Libri, libri, libri, nasce dall'idea di uno che voleva dire al mondo il suo amore per i libri. L'idea è semplice come l'uovo di Colombo: un giorno stabilito – il 26 marzo – tutti quelli che vogliono partecipare regalino un libro ad uno sconosciuto. Tutto lì: se ho capito lo spirito dell'ideatore, meglio se lo sconosciuto lo incontriamo abitualmente (tipo persona sull'autobus), ma in ogni caso, il libro che vuoi allo sconosciuto che vuoi.
È una sciocchezza, ma nella facciosfera ha già raccolto quasi 15 mila adesioni (qui il riferimento al gruppo). Penso proprio che lo farò anch'io: è decisamente più bello e più umano di BookCrossing, che già mi era piaciuto. Perché qui si tratta di rispondere non solo ad un mondo che legge sempre meno, ma anche ad uno sempre più individualista e lo sforzo di uscire dal nostro guscio e rivolgere la parola ad una persona che non conosciamo per fargli un regalo mi sembra un gesto doppiamente significativo.
A questo si è aggiunta l'idea di "scaldare i motori" con dei raduni cittadini. Qui ci sono le foto di quello che c'è già stato e il calendario dei prossimi appuntamenti.
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