09 aprile 2011

Fantasy vo’ cercando...
(3 - Steven Erikson)

CONTINUO IL RESOCONTO passando all'autore che occupava il secondo posto nell'elenco: Steven Erikson con la sua saga della Caduta di Malazan. Ma dimenticavo di rispettare il mio "formato standard". Provvedo subito.

Steven Erikson, I giardini della luna (3/2011) **
Ricordate che mettevo in guardia contro i romanzi ispirati ai giochi di ruolo? Ebbene, questo è uno!

La storia si svolge su più piani: difficile tratteggiarla (e senza spoiler!). Solito mondo devastato da una guerra a tutto campo. Da una parte un'imperatrice usurpatrice che sta conquistando tutto, dall'altra una coalizione che può contare anche su forze misteriose ma ciononostante sta perdendo. I filoni narrativi principali sono almeno tre: un giovane ufficiale che diventa stretto collaboratore della braccio destro dell'imperatrice, ma si trova coinvolto in giochi ancora più grandi di litigi tra gli dei (piacevole ricordo della mitologia greca); una squadra di veterani dell'impero (spiacevole ricordo delle squadre del gioco World of Warcraft), un po' troppo sfortunati per non capire che l'imperatrice sta cercando di disfarsi di loro; un improbabile gruppo di spiantati nell'ultima città libera (un ladro, un assassino, un damerino, un mago spione, un nobile decaduto) impegnati a perseguire una certa vendetta.

Diciamo subito le cose positive: i personaggi sono interessanti e viene voglia di seguirli nelle loro peripezie; inoltre ci sono molti livelli narrativi che danno ricchezza alla storia e ad un certo punto si inizia a cogliere una convergenza molto promettente verso una sorta di catarsi finale.

Difetti: l'autore si dimentica del lettore e forse anche della trama. All'inizio pensavo di essere io distratto, quando finiva una scena e non capivo perché o come si fosse conclusa; poi ho capito che l'autore spera di fare il misterioso non dicendo le cose!
Faccio un esempio: l'assassino appostato sul tetto osserva la sua vittima passeggiare con un'altra persona, prende la mira, sta per tirare quando pensa che la sua vendetta sarà più efficace se cambia un po' le cose, e colpisce l'altra persona. La scena finisce e noi non sappiamo chi è stato colpito e chi no, né di quale vendetta si parlava!
Oppure "Il sicario vide chi gli aveva sabotato il piano". Già, chi? Lo vuoi dire anche a noi?

Inoltre continua ad introdurre nuovi personaggi, nuove risorse, nuovi livelli di magia. Avete presente come giocano i bambini? "Non puoi ferirmi perché ho un'armatura invincibile", "Ma io ho la spada nera che spezza le armature invincibili", "Allora io pronuncio l'incantesimo di deviazione contro le spade nere", "E io metto l'anello che neutralizza gli incantesimi di deviazione", "E io...". Non è serio.

Qualcuno assicura che dopo il terzo libro questo autore avrebbe imparato a convogliare la sua creatività in qualcosa di decente. Memorizzo il dato, magari un giorno (remoto) gli darò un'altra possibilità partendo dal quarto libro della saga... O magari vuole lanciarsi qualcuno di voi...

O magari no.

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