FARE GLI AUGURI di Natale è diventato per me un problema insormontabile. Quelli di carta non riesco proprio più a farli: procurarsi i cartoncini, trovare gli indirizzi... L'anno scorso l'impresa più grossa è stata trovare i francobolli! Alcuni tabaccai mi hanno guardato storto quando ho chiesto se li avevano.
Qualche anno fa avevo trovato una soluzione quasi automatica: con un programmino avevo prodotto auguri un po' personalizzati per tutti i nomi della mia rubrica, poi li ho ripassati uno per uno con qualche aggiunta ad hoc e via. Ma ora (grazie, Google!) i miei indirizzi sono circa duemila (e sì che ogni tanto faccio pulizia). Ripassarli tutti è impossibile! (E poi gli auguri fatti in serie proprio non li sopporto, perché allora dovrei infliggerli agli altri?)
Ho deciso che farò così: quando posso sfoglierò a caso la mia rubrica e scriverò dei brevi messaggi di auguri a quelli che capitano. Quindi, ammesso che lo faccia (il lavoro sacerdotale sotto Natale aumenta considerevolmente) e ammesso che tu, lettore, sia nella mia rubrica, stimo che hai meno di una probabilità su dieci di ricevere i miei auguri. Se non li ricevessi, non pensare che non ti voglia bene... è che proprio non ce la faccio!
A tutti, però, propongo questa famosa Adorazione dei pastori di Matthias Stomer perché nonostante l'autore sia fiammingo, l'opera venne realizzata qui e tutt'ora qui si conserva (a Monreale).
In questo anno che il Papa dedica in modo speciale alla famiglia, mettiamo ai piedi della Sacra Famiglia di Nazaret le nostre preghiere e le nostre buone intenzioni. Con tanti cari auguri.
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