10 maggio 2009

Ritiro

APPENA TORNATO dal mio ritiro annuale: cinque giorni di isolamento e silenzio per stare solo con il Signore. Se non l'avete mai fatto dovete provarci.

La sera prima (si arriva la sera prima del primo giorno e si parte la mattina successiva al quinto: vogliamo goderci cinque giorni pieni) ho rivisto un amico sacerdote e ci scambiavamo qualche notizia. Lui si rammaricava di aver avuto poco tempo quest'anno per lo studio. Sappiamo che non è un terribile rammarico: ci piace studiare, ma non siamo studiosi di professione, siamo sacerdoti e ci sono cose che hanno la priorità. Comunque, con il suo abituale fare provocatorio, mi diceva: "Non pensi che ci vorrebbe l'anno sabbatico anche per i sacerdoti, per esempio ogni nove anni?" (se non erro lui è sacerdote da nove anni, guardacaso!). Abbiamo riso sull'idea e siamo passati ad altri argomenti.

Il giorno dopo passavano le ore e andavo entrando nel clima del ritiro. Mi tornava in mente l'idea dell'anno sabbatico. Altro che studio: io farei un ritiro di un anno! E magari ci includerei pure un ritiro ignaziano. Meno male che avremo tutta un'eternità...

E a proposito di ritiro ignaziano, finora ho conosciuto solo una persona che lo ha fatto. Un mese di assoluto isolamento, con la sola possibilità di un colloquio quotidiano di non più di 15 minuti con il direttore spirituale, ma solo se lui lo ritiene opportuno. Mi raccontava che alla fine, sul treno che lo riportava a casa, gli sembrava molto strano vedere le persone intorno a sé che parlavano! Si chiedeva: "perché la gente parla?"

Una sensazione analoga l'ho avuta oggi nel viaggio di ritorno. Eravamo in auto ed ho chiesto di sentire le notizie. Intercettiamo un notiziario già iniziato, di quelli brevissimi delle radio private, e abbiamo potuto solo sentire tre o quattro notizie internazionali; tutte orribili. Lo so che è banale ma ho pensato che è stata una benedizione minore anche lo stare una settimana senza notizie. Mi chiedo: perché c'è tanto male? E soprattutto: perché vogliamo esserne informati?

4 commenti:

fiordicactus ha detto...

Letto con simpatia il post, mi chiedo: l'anno sabbatico, dopo 30 per i coniugi (o, in alternativa, una fuga dai problemi e dai figli!!!), si potrà fare???

Restare in assoluto silenzio per 5 secondi, ci riesco, per 5 minuti, mi posso sforzare,ma 5 giorni, in silenzio, non so . . . posso parlare con me stessa allo specchio???

Un mese in assoluto silenzio, so già che non ci riuscirei . . . però ogni tanto vorrei provarci! Forse, da sola su un'isola deserta, con tanti fogli e una penna biro! ;-)

Conosco una persona, che al mese di silenzio, ci ha aggiunto pure il "silenzio web" . . .! S. Ignazio e modernità!;-)

Per le informazioni, sono d'accordissimo, ne farei a meno, anche perchè l'udmv, è malato di "Telegiornalite" . . . ci dessero almeno una bella notizia ogni due brutte! ;-)

Ciao, R

Ps . . . OT, ti è piaciuto il Falco e il Leone??? Regge il confronto di Iperversum??? Perchè spesso questi sequel mi deludono!

Crosta ha detto...

FdC, mi fai troppo ridere: di solito sono i figli che vogliono scappare dai genitori, non il viceversa! :-D

Già, Don Mario, perché vogliamo esserne informati? In parte, credo, per istinto di conservazione, per fiutare il pericolo prima che ti sia addosso. In parte anche perché non possiamo fare a meno di interessarci alla sorte dei nostri simili, ai loro problemi, per solidarietà: si sa, l'unione fa la forza. Poi, dietro l'angolo, c'è sempre il rischio dell'esagerazione, dell'ossessione. Come d'altra parte si rischia di esagerare anche nel desiderio di isolamento, che diventa una forma di egoismo.

Ciao, Cri

Don Mario ha detto...

@FdC: Il Falco e il Leone mi è piaciuto più del primo. Restiamo però al livello di letteratura senza pretese.
Quanto allo stare in silenzio: credo che tutto dipenda da quanto e come parli con Dio...

@Crosta: D'accordo su tutto. Naturale bisogno di sapere cosa succede intorno, egoistico desiderio di isolamento (che è legato ad un miraggio di autosufficienza).

Fiordicactus ha detto...

Certo letteratura di "evasione", ma ultimamente, sbagliando titolo, ho preso in biblioteca un libro di quell'autore: "Cormac McCarthy", "Oltre il buoi", mentre Factum mi aveva consigliato "Sunset limited" (cedo) . . . ma dopo aver letto già "non è un pese per vecchi" e "La strada", preferisco, per un po' leggere cose rassicuranti! ;-)

Ciao, R

Ps. per Crosta, certi giorni . . . poi, mi passa! :-)