30 marzo 2010

Saggezza cinese

STO FACENDO qualche lettura di storia delle religioni e vi propongo questo aneddoto che mi è piaciuto.

Ching, l'intagliatore, aveva scolpito un pezzo di legno per farne il supporto di una campana. Tutti quelli che lo vedevano restavano sbalorditi perché sembrava fatto dagli spiriti.

Il Marchese di Lu lo vide e domandò: "Da dove ti viene la tua arte?"

"Io sono solo un intagliatore", rispose Ching, "come potrei avere 'arte'?

Una cosa, però, è certa: quando intaglio il supporto per una campana, faccio in modo che questo non esaurisca il mio qi, il mio respiro originario. Per questo ho cura di placare il mio cuore.

Dopo tre giorni di digiuno non mi interessano più le lodi, i premi, i titoli o il guadagno.

Dopo cinque giorni di digiuno non mi interessa più la gloria o l'infamia, l'abilità o la stoltezza.

Dopo sette giorni di digiuno sono così immobile da dimenticare di avere braccia, gambe e un corpo. A quel punto, per quanto mi riguarda, il Duca e la sua corte non esistono più: tutta la mia energia si focalizza e le questioni esterne scompaiono.

Allora parto e mi addentro nella foresta della montagna, ed esamino l'innata natura celeste degli alberi; quando ne trovo uno di forma perfetta, vedo con chiarezza la possibilità di un supporto di campana e metto mano al compito; se non vedo la possibilità lascio perdere.

Facendo così armonizzo con il Cielo ciò che è celeste. Forse è per questo che si pensa che le mie incisioni sono fatte dagli spiriti!

Da Il libro di Zhuangzi, citato da Paula Harz, Daoism, 33.

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