06 aprile 2010

IV. Attenzione

The Love Dare, giorno 4.
L'amore è attento
«Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio!
Se volessi contarli, sono più della sabbia» (Sal 139,17-18)


L'amore pensa. Non è un sentimento irrazionale portato da onde di emozione che spengono l'intelletto. Occupa i pensieri, sapendo che i pensieri amorevoli precedono le azioni amorevoli.

Quando ti sei innamorato la prima volta, ti veniva naturale fare attenzione. Passavi le ore a sognare l'aspetto della persona amata, chiedendoti cosa stesse facendo, ripassando cose belle da dire, ricordando i bei momenti trascorsi insieme. Dicevi sinceramente: "Non posso smettere di pensare a te".

Ma per molte coppie le cose iniziano a cambiare dopo il matrimonio. La moglie finalmente ha il suo uomo; il marito ha il suo trofeo. La caccia è finita, conclusa la ricerca. Le scintille dell'amore si consumano lentamente in grigi carboni, e la motivazione per l'attenzione si raffredda. La tua attenzione si sposta sul tuo lavoro, i tuoi amici, i tuoi problemi, i tuoi desideri personali, insomma... su di te. Senza volere, dopo un certo tempo inizi ad ignorare i bisogni del tuo coniuge.

Ma rimane il fatto che il matrimonio ha aggiunto un'altra persona al tuo universo. Pertanto, se il tuo pensiero non matura abbastanza da includere sempre questa persona, ti troverai ad essere sorpreso invece di essere attento.
"Oggi è il nostro anniversario?"
"Perché hai deciso senza di me?"
"Non pensi mai ad altri che a te?"

Se non impari ad essere attento dovrai rammaricarti delle opportunità che ti fai sfuggire per esprimere il tuo amore. In un rapporto di amore la disattenzione è un nemico silenzioso.

Siamo onesti: in questo l'uomo ha più difficoltà della donna. Un uomo si può concentrare come un laser su una sola cosa e dimenticare il resto del mondo. Questo gli è utile in quel campo specifico, ma può portarlo a trascurare cose che esigevano la sua attenzione.

La donna invece è più consapevole, capace di mantenere una notevole attenzione su molti fattori contemporaneamente. Può parlare al telefono, cucinare, tenere d'occhio i bambini e chiedersi perché suo marito non l'aiuta... tutto allo stesso tempo. Inoltre la donna pensa in termini relazionali: quando si occupa di qualcosa è consapevole di tutte le persone in qualche modo coinvolte.

Entrambe queste tendenze sono esempi di come Dio ha pensato la donna perché completasse l'uomo. Come disse nella creazione: «Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda» (Gn 2,18). Ma queste differenze sono anche occasione di malintesi.

Per esempio, gli uomini pensano per capitoli e dicono esattamente quello che intendono dire. Non ci vuole molto per capire il messaggio: le sue parole sono letterali e si sbaglierebbe ad analizzarle troppo. Le donne pensano e parlano tra le righe; tendono ad accennare. L'uomo deve fare attenzione ai sottintesi se vuole capire il vero significato.

Se una coppia non capisce questo la conseguenza potrebbe essere un perpetuo disaccordo. Lui è frustrato e si chiede perché lei parla per indovinelli e non dice chiaro cosa vuole. Lei è frustrata e si chiede perché lui è così superficiale e non fa due più due per capire ciò che è ovvio.

La donna ha un profondo bisogno dell'attenzione del marito: l'aiuta a sentirsi amata. Quando lei parla, l'uomo saggio ascolta come un detective per scoprire i bisogni e desideri inespressi che ci sono dietro. Se lei deve sempre mettere tutti i pezzi insieme per lui, lo priva dell'opportunità di dimostrare che la ama.

Questo spiega anche perché le donne a volte si arrabbiano con il marito senza dire il perché. Lei pensa: "Non dovrebbe essere necessario spiegarglielo: se guardasse la situazione capirebbe cosa sta succedendo". Allo stesso tempo lui è dispiaciuto perché non può leggerle nel pensiero e si chiede perché viene punito per un crimine che non sa di aver commesso.

L'amore esige attenzione – da entrambe le parti – quella che getta ponti grazie alla combinazione di pazienza, gentilezza e altruismo. L'amore insegna a venirsi incontro, a rispettare ed apprezzare il modo specialissimo di pensare dell'altra persona.

Il marito dovrebbe imparare ad ascoltare sua moglie facendo attenzione ai messaggi non detti. La moglie dovrebbe imparare a comunicare con sincerità, e a non dire una cosa quando ne intende un'altra.

Invece troppo spesso ti arrabbi e ti prende la frustrazione, secondo lo schema "caricate, sparate, puntate". Prima parli sconsideratamente e solo dopo ti chiedi se era il caso. La natura attenta dell'amore ti insegna ad attivare la testa prima di attivare la lingua. L'amore pensa prima di parlare, filtra le parole attraverso la griglia di verità e gentilezza.

Quand'è stata l'ultima volta che hai riflettuto su come capire meglio il tuo coniuge e come mostrargli il tuo amore? C'è qualche suo bisogno immediato che puoi soddisfare? Qual è il prossimo evento (anniversario, compleanno, festa) per il quale ti puoi preparare? I grandi matrimoni sono il frutto di grandi pensieri.

La sfida

Chiama il tuo coniuge in qualche momento della giornata di lavoro con il solo scopo di chiedere come sta e se puoi fare qualcosa per lui/lei.

Osservazioni
Come sempre, la sfida proposta va bene per un giorno. Per un periodo più lungo suggerisco:
  • Aumentare gradualmente il numero di telefonate "spontanee". Ogni settimana qualcuna in più della settimana precedente.

  • Farsi raccontare qualcosa per il puro gusto di sentire la sua voce (e, ovviamente, ascoltare e interessarsi con domande).

  • (per lui) Mostrare, almeno con domande, che ti stai sforzando di capire ("Ti è dispiaciuto qualcosa di quello che ha detto mia madre?").

  • (per lei) Avere la semplicità di dichiarare quello che ti succede ("Non mi è piaciuto il tono di tua madre", "Non hai notato la mia pettinatura").

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