30 settembre 2011

L'oroscopo dei fratelli gemelli

SANT'AGOSTINO, nel libro V del De civitate Dei, propone un semplice argomento contro l'astrologia. Dice: se i nostri destini sono determinati dalla posizione degli astri nel luogo e nel momento della nostra nascita, come è possibile che due fratelli gemelli abbiano destini diversi?

Sant'Agostino non era il primo a porre il problema e qualcuno, pare, aveva già proposto una soluzione. Un certo Nigidio, che venne soprannominato Figulo, cioè "vasaio", proprio a motivo dell'argomento proposto, un giorno fece questa dimostrazione. Prese una ruota di vasaio e la fece girare molto veloce. Poi prese un pennellino intinto di inchiostro e toccò due volte, in rapidissima successione, il bordo della ruota. Fermata la ruota fece notare a tutti come le due macchie, pur essendo prodotte quasi nello stesso istante, erano finite in punti molto diversi della ruota. Il suo argomento era semplice: per quanto vicini nel tempo, due gemelli nascono in momenti diversi, e in quel breve intervallo di tempo il cielo cambia configurazione, determinando destini diversi per i due fratelli.

"Ottimo argomento!" dice sant'Agostino. Ma se una minima differenza temporale è sufficiente per determinare destini diversi, con quale pretesa gli astrologi fanno i loro oroscopi? Non dovrebbero tutt'al più dire: "I nostri destini sono definiti dagli astri, ma è impossibile calcolarli"? Se l'argomento del vasaio fosse vero, allora fare l'oroscopo di qualcuno sarebbe difficile come fare le previsioni del tempo di oggi a partire dalla situazione meteorologica di quando sono nato. In conclusione, se Nigidio aveva ragione l'astrologia è inutile, ma se invece aveva torto... l'astrologia è una bufala.

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