30 giugno 2009

Dicevamo...

MI DISPIACE per il prolungato silenzio. Avevo promesso una seconda idea dell'intervista a Mike Aquilina sugli angeli, ma poi sono stato travolto dal "fine anno". Ora che mi trovo in "vacanza coatta" (graditissima, ringrazio chi mi ci ha obbligato) posso riprendere, ma scelgo di rimandare ancora la seconda idea per parlare di S. Michele.

Il giorno della festa dei santi Pietro e Paolo (29 giugno, cioè ieri) la seconda lettura ricordava la liberazione di Pietro ad opera di un angelo. Già questo mi aveva dato da pensare e invogliato a riprendere i post del martedì. Poi ho trovato un interessante articolo su Zenit (qui), immagino ispirato proprio alla festa e non resisto a parlarvene.

L'autore riferisce l'opinione di alcuni Padri della Chiesa (soprattutto S. Basilio) secondo cui il Papa avrebbe un angelo protettore "speciale" in considerazione dell'importanza della sua carica. Questo angelo sarebbe nientemeno che l'arcangelo S. Michele. Spiega l'autore: Il Papa è il vicario di Cristo: egli parla e governa in suo nome, ne risulta che la responsabilità del Capo della Chiesa è formidabile! Non possiamo che condividere.

Alla luce di questa opinione, molti ritengono ovvio che l'angelo che liberò san Pietro dal carcere sarebbe stato Michele. Il fatto che gli Atti dicano che Dio inviò il suo Angelo ne sarebbe un indizio.

È un'idea per me del tutto nuova e volevo trasmetterla. Agli appassionati dell'argomento consiglio di leggere l'articolo perché merita proprio. Spero di continuare il prossimo martedì: ci aspetta Mike Aquilina, il prof. Tabet e chissà quanti altri...

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