02 novembre 2007

"Predestinazione"

Il solito Berlic ha postato un suo pensierino sui defunti (lo trovi qui) ed è scoppiato un putiferio. "Se esiste l'aldilà", e "noi che ne sappiamo?" ecc. E poi sono finiti a discutere (le discussioni sono una cosa terribile: si ricomincia sempre daccapo) sugli argomenti soliti contro l'esistenza di Dio, in particolare il problema della predestinazione o prescienza divina.

L'argomento è più o meno: se Dio sa tutto, sa anche chi andrà in paradiso e chi all'inferno. Allora come può essere un Padre buono, se permette che esistano figli suoi di cui sa già che andranno all'inferno?

Ho messo il titolo tra virgolette, perché in realtà non è corretto parlare né di predestinazione né di prescienza in Dio. Per usare queste categorie e, soprattutto, per proporre l'argomento del Padre buono, si fa un gioco molto scorretto, perché in parte si dice che Dio è fuori dal tempo, ma in parte ce lo si mette.

Si dice: se Dio sa già che uno finirà all'inferno, allora perché lo crea? "Lo sa già" quando? "Lo crea" quando? È vero, il tempo è una creatura e Dio ne è fuori, quindi "vede" lo sviluppo temporale della nostra esistenza in un'unica visione, tutto insieme, e non sappiamo come. Ma per lo stesso motivo non c'è un momento in cui Dio delibera la nostra esistenza, non è che prima pensa ad una possibile persona, poi "vede" che svolgimento avrà la sua vita, poi la crea con un intervento che si colloca all'inizio dell'esistenza temporale di quella persona. Se è fuori dal tempo è fuori dal tempo. Niente prima e poi. Crea (realmente libero), vede, ama tutto in un unico atto. Solo dal nostro punto di vista tutto questo avviene nel tempo, ha uno svolgimento. Per questo si può dire che ci ha scelti "dall'eternità", "prima del tempo".

Boh, chissà se si capisce. Per me, la prima volta che l'ho sentito, è stato un ragionamento illuminante. Mi piacerebbero i vostri contributi. Voi come spiegate queste cose nelle vostre discussioni?

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'osservazione è interessante, anche se non l'avevo mai vista così. Io me la cavavo dicendo che un conto è "vedere" tutto il tempo, un conto è determinarlo. Però nella forma che proponi tu è più evidente.
Curiosamente è duale ad un argomento che io uso riguardo alla cattiveria del diavolo: nell'eternità, sa di aver perso ed è fuori del Cielo eppure combatte, nel tempo, una guerra per buggerarci. Più cattiveria di così.
Il tuo ne è l'immagine positiva.

Ma capire non è facile ed ogni passetto è microscopico.