«CHIUNQUE MI RICONOSCERÀ davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Vangelo della XII domenica del Tempo Ordinario - anno A (lo trovi qui).
Primo ricordo. Martiri del Giappone, Nagasaki 1597. Il governo ha stilato una lista delle quaranta persone da arrestare per metterli a morte e dare così un segnale eloquente agli altri "troppi" cattolici della regione. Nella lista un certo Mattia che non si riesce a trovare. Non pare si stesse nascondendo: era il provveditore del locale convento francescano e non era in città probabilmente per questioni del suo incarico. Un laico si fece avanti: "Sono io Mattia". Non sappiamo se fosse il suo vero nome, ma ricevette il martirio ed ora è venerato con il nome di S. Mattia di Miyako (fra l'altro il nome di Mattia gli viene a pennello, visto che anche l'omonimo apostolo beneficiò di un "ripescaggio").
Secondo ricordo. Edimburgo 1995, viaggio di lavoro (da laico). Un professore della scuola di ingegneria dove mi trovavo mi volle intervistare sull'Opus Dei per la rivista diocesana cui collaborava come giornalista dilettante. Non capiva l'apostolato dei laici; nel tentativo di spiegargli gli dissi: "Be', per esempio, immagino che i tuoi colleghi sappiano che tu sei cattolico". Risposta: "Assolutamente no! Mi guardo bene dal mischiare il mio lavoro con le cose della mia vita privata".
Penso che basti.
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