06 agosto 2008

Angeli custodi (2)

DI NUOVO in ritardo per l'appuntamento del martedì: chiedo scusa. Ho ancora un paio di cose da dire sugli angeli custodi, e prima di tutto una parziale rettifica.

Magistero
Dicevo nel post precedente che la Chiesa non si è mai pronunciata circa l'esistenza di un angelo custode personale di ciascun uomo. Spero di essere stato chiaro nell'aggiungere che questo non vuol dire che non lo crediamo, anzi, la mancanza di un pronunciamento è più nella linea delle cose troppo ovvie per aver bisogno di essere definite.

Vorrei però far notare due cose che equivalgono abbastanza a dei pronunciamenti. La prima è che il 2 ottobre la Chiesa celebra la memoria liturgica dei Santi Angeli Custodi, affermando così la sua convinzione nella loro esistenza.

«O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi Angeli a nostra custodia e protezione, fa' che nel cammino della vita siamo sempre sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna» (Orazione colletta della Messa dei SS. Angeli Custodi).

La seconda è il punto 336 del Catechismo della Chiesa Cattolica che riporta questa frase di S. Basilio di Cesarea: «Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita». S. Basilio non è il Magistero, ma quando viene citato...

Devozione
Gli angeli sono creature immensamente superiori a noi: averne uno per amico è un privilegio che fa pensare. Questa convinzione porta ad atti di "devozione" molto personali, alcuni dei quali magari fanno sorridere, ma voglio vedere chi ha il coraggio di criticarli.

Un amico mi raccontava che lui e sua moglie hanno insegnato ai loro bambini che devono aiutare la mamma o il papà quando cercano un parcheggio, chiedendo aiuto ai loro angeli custodi. Mi diceva di aver assecondato la cosa più che altro perché la trovava carina per i figli, che l'hanno subito accolta con entusiasmo. Con il tempo, però, ha avuto molte prove di fondatezza, del tipo: è da un po' che giriamo senza trovare un buco e la grande dice "Ovvio, non abbiamo chiesto agli angeli!"; provvedono subito e altrettanto subito un'auto esce dal posteggio proprio davanti a loro. E cose del genere non una sola, ma moltissime volte!

Scott Hahn invece dice di invocare gli angeli custodi ogni volta che deve riconciliarsi con una persona e di non essere mai rimasto deluso: chiede il sostegno del suo angelo e di quello dell'altro e immancabilmente "succedono cose". Con pragmatismo molto americano conclude: "provare per credere!".

Diario degli Angeli - 6

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non dubito che siano immensamente superiori a noi, ma fatico a conciliare col verso del salmo 8: "Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli". Mi puoi aiutare?

Un'altra cosa in cui ho sperimentato più volte l'efficacia di rivolgersi agli angeli custodi è per rasserenare un bambino che piange (non i miei, quelli degli altri :-).

Don Mario ha detto...

Noi siamo immensamente superiori a tutte le creature materiali (checché ne dicano animalisti, materialisti, empiristi ecc.), per questo siamo "poco meno degli angeli". Siamo invece immensamente inferiori se pensiamo alla loro natura di spiriti puri, confrontata con tutte le limitazioni che ci vengono dal corpo (ma ci sono anche i vantaggi: per es. noi possiamo abbracciarci ;-) ). Siamo anche superiori agli angeli da quando il Verbo ha voluto assumere natura umana (e mai, per quanto ne sappiamo, angelica).

Ti basta?