04 luglio 2009

Letture VI

RITORNO DOPO molto tempo al gradito appuntamento con le recensioni. La lista laterale non l'ho più aggiornata per vergogna (e così avrò sicuramente anche dimenticato qualche titolo) ma ora cerco di recuparare.

Ho capito di aver sbagliato nella mia scala di asterischi: voleva essere una scala da uno a cinque, ma un libro così orribile da meritare "uno" non lo leggo nemmeno, e di mettere un "cinque" non ho il coraggio. Così la scala si restringe tra due e quattro e quasi tutti i libri finiscono per prendersi tre asterischi. Da oggi cambio scala: solo quattro asterischi, così non potrò nascondermi dietro la neutralità di un voto medio. I "quattro" rimangono "quattro", i "due" li degrado a "uno", e per ogni "tre" dovrò decidere se abbassarlo a "due" o lasciare un "tre". Spero si capisca.

Cecilia Randall, Hyperversum(12/08) ***
Una piacevole scoperta nel mondo del fantasy. Sei giovani americani, giocando ad un gioco di ruolo con i loro computer si trovano proiettati nel passato. Inizia per loro una serie di avventure intorno ad una guerra ormai prossima e di cui ricordano, per gli studi di uno di loro, l'esito positivo, ma non certo come potrà andare a finire per loro.
Un romanzo semplice e gradevolissimo, con tutti gli ingredienti del fantasy più "sano": virtù, nobili ideali, avventura, amore, battaglie, buoni e cattivi... Se solo l'autrice migliorasse la sua "penna" potrebbe scrivere dei capolavori. Per gli amanti del genere è da non perdere.


Nicolaj Gogol', Racconti di Pietroburgo (11/08) **
Ogni tanto un "classico" ci vuole. Stimolato dal film (che consiglio vivamente) Il destino nel nome, in cui il protagonista si chiama Gogol e il padre gli spiega che "Siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol'", ho deciso di soddisfare la curiosità. L'umorismo di Gogol' è un po' distante da noi e io l'ho trovato una lettura piacevole ma niente di straordinario. Per non dire che proprio il racconto del Cappotto mi fa soffrire in modo speciale per la grottesca sfortuna del protagonista. Insomma interessante per le implicite riflessioni sui paradossi della vita, ma non penso che lo rileggerei.


Pippo Corigliano, Un lavoro soprannaturale (10/08) ****
Il portavoce italiano dell'Opus Dei racconta la sua vita. Chi lo conosce sa della sua traboccante simpatia che trasferisce tutta quanta nel testo stampato. Ne viene un libro piacevole per diversi motivi: per una sfaccettatura della storia dell'Opus Dei (quella dei rapporti con la stampa), che nessuno aveva ancora raccontato; per i ritratti di personaggi protagonisti della carta stampata che molti apprezzavano (Montanelli, Torelli, Leonardo Mondadori e altri); per la visione positiva con cui racconta anche gli episodi meno gradevoli; per la ricca umanità dell'autore.
Un libro piacevolissimo che consiglio a tutti. Da un professionista della comunicazione un bell'esempio di ottima comunicazione.


Mitch Albom, I miei martedì con il professore (10/08) ***
Un uomo in carriera, giornalista di successo, decide di andare a trovare un suo professore al quale era molto legato ai tempi dell'università, ma che non aveva più rivisto. Lo trova malato di SLA e per nulla scoraggiato, ma invece deciso a vivere il meglio possibile quel lento epilogo della sua vita. Il giornalista decide di andarlo a trovare più spesso e i loro incontri si trasformano presto in un appuntamento fisso, sempre di martedì.
L'autore trasmette molta saggezza sul senso della vita e della morte, gli affetti, la carriera, le paure, lo scopo della vita. Un buon manuale "laico" di vita buona.
Piacevole per il suo ottimismo e i buoni sentimenti, leggermente insoddisfacente per l'eccessiva political correctness.


Cormac McCarthy, Il buio fuori (10/08) ***
Un uomo commette un atto profondamente malvagio. Vorrei non rovinare la scoperta per chi volesse leggerlo, anche se dubito che si possa arrivare fino alla lettura del libro senza imbattersi nello spoiler di qualche quarta di copertina, o recensione, o amico che dice "ah, quello del tizio che...". Almeno non ve l'ho detto io.
Allora, un uomo commette un atto profondamente malvagio, una donna fugge e lui si mette a cercarla e, un po' come in Non è un paese per vecchi (ma questo romanzo è di molto anteriore) parte un... corsivo. La storia della fuga della donna e dell'inseguimento viene intervallata dai movimenti di tre personaggi misteriosi, una sorta di trinità negativa (di nuovo un riferimento alla Trinità, come ne La strada) e inizia una scia di sange e di misfatti.
Non si capisce che cosa voglia dire, almeno io non l'ho capito, ma si coglie una riflessione sul male che si estende come una macchia oscura. L'azione malvagia scatena forze terribili che la puniscono non tanto nella persona del colpevole, quanto nella proliferazione del male. Immagini di grande forza evocativa che mi lasciano con il desiderio di rileggerlo per decifrare il messaggio. Se qualcuno mi precede è il benvenuto.
Dimenticavo: non è un libro piacevole, come sempre in McCarthy. Direi un incrocio moderno fra Qoelet e Libro di Giobbe.

LaHaye - Jenkins, Soul Harvest (Left Behind IV)(9/08) **
Quarto libro della lunga serie dedicata alla fine del mondo. I precedenti li avevo trovati una lettura piacevole, soprattutto per l'immaginazione degli autori che traducono le grandi visioni apocalittiche della Bibbia in fatti "plausibili", vissuti da personaggi ordinari. Arrivati al quarto volume, però, mi sembra che il brodo si stia allungando un po' troppo; il devozionale (protestante) prevale sulla storia e si rimane con la sensazione che non succeda niente. Per i curiosi, questo episodio inizia dopo il grande terremoto, con l'immediata azione di ricostruzione delle forze dell'anticristo, che si era preparato per l'evenienza, mentre i "buoni" scoprono di avere sulla fronte il sigillo e iniziano così a mettersi in contatto tra di loro con una rete informatica clandestina (ovviamente su internet ma, nota bene, il romanzo è anteriore al web!) ed il loro numero cresce di giorno in giorno. Anche i più sprovveduti capiscono che i segnati saranno 144 mila. Intanto appare un personaggio che era morto nel terremoto ma l'anticristo lo ha riportato in vita, anche qui è facile capire che nei prossimi episodi assumera il ruolo della "bestia" dell'apocalisse. La parte un po' più avventurosa è quella che si stacca dai "testi sacri": il protagonista cerca disperatamente sua moglie che sarebbe morta in un incidente aereo ma lui non ci crede, mentre la segretaria dell'anticristo finalmente ha capito con chi ha a che fare ed è fuggita facendo perdere le sue tracce, ma è incinta del suo capo.
Caspita, a rileggere questo riassunto sembra quasi una storia appassionante! Peccato la scarsa qualità della narrazione, perché ci sarebbero le risorse per un buon romanzo. Non lo consiglio.

Carlo M. Martini, Il Vangelo di Maria (9/08) ***
Quattro lectiones divinæ sulla Madonna e tre conferenze. Come sempre, trovo che il cardinale Martini sia un maestro quando commenta la Sacra Scrittura, mentre mi delude quando fa l'intellettuale. Se vi capita il libro tra le mani, leggete le meditazioni e lasciate perdere le conferenze.

7 commenti:

fulvio ha detto...

se non sbaglio corigliano presenta il libro al meeting di rimini a fine agosto, si va?

Fiordicactus ha detto...

Di questi che hai recensito ho letto: " Hyperversum" di cui sto aspettando esca il secondo in edizione economica, essendo rimasta a secco! Calcolando che è stato pensato per i ragazzi, ben riuscito direi, L'autrice, tra l'altro è italiana! ;)
Poi, ho letto (fino ad un certo punto, poi, confesso non ho avuto stomaco) "Il buio fuori" . . . non so come questo autori vi piaccia così tanto (voi, inteso come voi appasionati! nel mio piccolo mondo web, te e Factum), le sensazioni che mi ha dato mi hanno ricordato un altro libro, di cui non ricordo niente, ma che parlava anche quello di "pezzenti bianchi" come direbbe la Mammy di Via col vento, il libro era "La via del tabacco, ma l'ho letto in età adolescenziale e non ricordo nulla, se non una sensazione di sgradevolezza come per questo!
Gli altri, me li segno e li vado a cercare in biblioteca! Se sono fortunata li trovo, altrimenti, devo vedere un po'! La malattia del leggere, costa un sacco!

Un altro libro tra quelli che hai letto tu, e che ho letto anch'io, è "l'annuncio a Maria" . . . di cui ho parlato qui:
http://fiordicactus.splinder.com/post/18153982/Di+Libri%2C+Labirinti+e++.+.+.+a
Spero di essere perdonata, visto l'ora . . . per questo piccolo spam! ;-)

Sto leggendo (passato dala figlia) "angeli e demoni" ma non mi "prende", tu l'hai letto??? Che ne pensi???

Ciao, a rileggerti, spero, presto! R

Ps. se vai a Rimini mi fai sapere (anche con un PVT Splinder o tramite gli amici in comune) in che giorno, credo che per un giorno ci riesco ad andare anch'io, e ti farei conoscere l'altro appassionato di McCarthy! ;-)

Don Mario ha detto...

Andare al Meeting è il mio annuale sogno impossibile. L'estate ce l'ho sempre bene impegnata e sempre in posti lontani da Rimini, anche nell'ipotesi di farci una scappata in giornata.
Questa volta passerò agosto a Genova a predicare ed insegnare Filosofia della natura (povere alunne!) in un corso estivo.
Ma il sogno rimane, quindi appena saprò il calendario esatto del corso riesamino il mio "pensierino" e in caso vi faccio sapere.

Don Mario ha detto...

@Fiordicactus
Il tuo non è spam: è una gradita segnalazione. Se non ti inorgoglisci troppo posso dirti che ho letto il libro, anche se dopo una lunga "lista di attesa", proprio perché ne avevi parlato tu. :)
Riguardo al procurarti tutti i libri che leggo, occhio: fra i miei amici sono famoso per rendere attraente qualsiasi libro o film quando lo racconto. Non ti fidare troppo!

Giorgio ha detto...

e se non utilizzasse per niente gli asterischi? è il commento che mi fa decidere se leggere il libro o no...

fiordicactus ha detto...

Non mi inorgoglisco troppo, ma quel tanto che basta per decidermi a fare "recensioni" di altri libri! che ne leggo molti, ma di cpochi riesco a parlare! E ce ne sono di quelli che mi sono piaciuti molto, malgrado una partenza "lenta"!
Mi procuro i libri in bibliotec, se non mi piacciono, li lascio senza rimpianti! ;-)

Ciao, R

Don Mario ha detto...

@Giorgio
(hai cambiato mail? ti ho scritto una settimana fa ma non hai risposto - scrivimi tu)
Ho deciso che il mio criterio sugli asterischi è:
* da evitare
** bellino ma niente di ché
*** bello, lo rileggerei
**** da non perdere
penso che possa essere un buon complemento alle mie recensioni sempre un po' sbilanciate (in genere troppo positive, a volte troppo stroncanti).

@Fiordicactus
Fare recensioni almeno dei libri che meritano penso sia un bel servizio che offriamo. E poi una blogger come te dovrebbe avere la penna facile.