10 aprile 2009

Settimana Santa a Roma

PENSO PROPRIO di dover iniziare un nuovo filone di post. Lo dovrei chiamare "Amo Roma", ma più sobriamente scelgo "Roma" e basta. Non ricordo in quale post recente dicevo qualcosa tipo "non romani, invidiate"; ebbene questa espressione mi sta tornando in mente ripetutamente in questi giorni.

Il Giovedì Santo sono previste due Messe: al mattino la Messa Crismale con il proprio vescovo, al pomeriggio la Messa "in Cœna Domini" con il popolo. Servono per sottolineare due eventi, coincidenti ma distinti, dell'Ultima Cena. Con la seconda Messa ricordiamo l'istituzione dell'Eucaristia, mentre la prima celebra l'istituzione del sacerdozio. Per questo è bello che per la Messa Crismale tutto il clero si riunisca con il proprio vescovo. Vengono rinnovate le promesse sacerdotali e vengono consacrati i sacri olii: quello per i catecumeni (candidati al battesimo), quello per l'unzione dei malati, e il sacro crisma che è l'unguento che si usa per la cresima e per l'ordinazione sacerdotale. I primi due li benedice il solo vescovo, il terzo, dopo che il vescovo vi ha alitato sopra, per rappresentare il soffio dello Spirito, viene consacrato da tutti i sacerdoti insieme.

Sapete già dove vado a parare. Giovedì mattina sono andato alla Messa Crismale a San Pietro. C'era una quantità di preti difficile da descrivere – a occhio direi che occupavamo un terzo della basilica –, ma soprattutto... c'era il Papa! In quale altra città il tuo vescovo è il Papa? Mi sono sentito molto privilegiato e mi sono emozionato a concelebrare con lui (a con qualche migliaio di altri confratelli).

Il Venerdì Santo si commemora la Passione di Gesù e si venera la Croce. Come l'anno scorso, potendo scegliere, sono andato a Santa Croce in Gerusalemme. Questa chiesa venne edificata espressamente per custodire i resti della santa Croce, ritrovati da santa Elena in Terra Santa. Vi potete immaginare l'emozione quando arriva il momento dell'ingresso della Croce e il diacono che la porta si ferma tre volte per intonare l'Ecce lignum, sapere che non si sta riferendo ad un oggetto che rappresenta la Croce di Cristo, ma che quella che porta è proprio la stessa Croce...

Quel giorno, poi, mi sono imbattuto in un articolo che descriveva due importanti reliquie della Croce conservate ad Oviedo: ok, nel corso dei secoli alla santa Croce riportata da sant'Elena sono stati tolti molti pezzetti che ora si trovano in diverse parti del mondo. Però mi sentivo comunque un privilegiato.

Sabato Santo incontro con il Prelato dell'Opus Dei, che ci ha invitati a metterci con l'immaginazione nel sepolcro di Gesù per vegliare la sua salma e promettergli tutta la nostra fedeltà.

Domenica di Pasqua, benedizione Urbi et Orbi del Papa. L'avrete seguita più o meno tutti dalla radio e dalla televisione, ma essere lì presenti (in Piazza Pio XII, perché Piazza San Pietro era irraggiungibile) è un'altra cosa.

Così, alla fine di questa Settimana Santa, mi trovo a ringraziare il Signore per le abbondanti grazie di questi giorni, per le manifestazioni di affetto ricevute (non ultimi gli importanti e non troppo fortuiti incontri in Piazza San Pietro), ma anche per la fortuna di vivere in questa città così speciale.

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