06 ottobre 2010

IX. Saluti

The Love Dare, giorno 9
L’amore cura il saluto
«Salutatevi l’un l’altro con un bacio d’amore fraterno» (1Pt 5,14)

Rispetto a quanto visto fin qui, il modo in cui saluti il tuo coniuge può sembrare di poca importanza, ma questo piccolo aspetto è significativo in modi sorprendenti.
Si può indovinare molto dello stato di una relazione dal modo in cui i due si salutano. Si vede dalle espressioni, dal contegno, dal tono con cui si parlano. È ancora più evidente nei contatti fisici. Ma quanta importanza dobbiamo dare ad un saluto?

Nel suo discorso della montagna Gesù fa notare che anche i pagani si rivolgono con gentilezza alle persone che gli piacciono. Questo è facile da farsi. Ma poi fa un passo avanti e dice che l'uomo di Dio deve trattare con gentilezza persino i suoi nemici. Allora sorge una domanda interessante: come saluti i tuoi amici, colleghi e vicini? E i conoscenti e le persone che incontri in luoghi pubblici?

Magari hai abbastanza educazione da salutare anche le persone che non ti vanno a genio, quando le incontri. Se usi gentilezza ed educazione con gli altri, il tuo coniuge non ha diritto allo stesso trattamento? O a dieci volte meglio?

Pensa alla prima cosa che dici quando ti svegli, alla tua espressione quando siete insieme in auto, al tuo tono di voce quando vi parlate al telefono... Hai mai pensato alla differenza che farebbe per il tuo coniuge se tutto in te esprimesse che sei veramente felice della sua presenza? Quando qualcuno comunica che è contento di vederti si accresce il tuo senso di autostima, ti senti più importante, di maggior valore. Perché un buon saluto pone le premesse per interazioni sane e positive.

Ricorda la parabola del figlio prodigo. Quel giovane ribelle pretese la sua eredità e andò a dissiparla in una vita insulsa. Presto la vita gli presentò il conto delle sue cattive scelte e si ritrovò a mangiare rifiuti in un porcile. Profondamente umiliato iniziò a pensare al miglior discorso che potesse fare per tornare ad affrontare suo padre. Ma non ricevette l'accoglienza che si aspettava. «Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò» (Lc 15,29).

Di tutti gli scenari che il giovane aveva immaginato, questo era il più inatteso. Come pensi che si sarà sentito nel ricevere l'abbraccio del padre e sentire nella voce la sua contentezza? Si sarà sentito amato e apprezzato. Che effetto avrà avuto sulla loro relazione?

Che tipo di saluti ci vogliono per far sentire così il tuo coniuge? Come puoi sollecitare i suoi sensi con una parola, un contatto, il tono di voce? Perché un saluto amorevole può raggiungere il tuo coniuge attraverso la vista, l'udito, il tatto.

Pensa alle occasioni di salutarvi che avete abitualmente: quando rientrate a casa, quando vi trovate per i pasti, nel darvi la buonanotte, al telefono. Non c'è bisogno di caricare di pathos ogni azione, ma con un supplemento di calore ed entusiasmo hai la possibilità di raggiungere il suo cuore in modi delicati, inesprimibili altrimenti.

Ripensa ai tuoi saluti. Trasmetti apprezzamento e amore al tuo coniuge? Anche quando i rapporti non vanno tanto bene, puoi allentare la tensione e recuperare un po' già solo facendo attenzione a come saluti.

Ricorda che amare è una scelta: scegli di cambiare il modo in cui saluti; scegli di amare.

La sfida

Pensa al modo concreto in cui vuoi salutare il tuo coniuge oggi. Fallo con un sorriso e mettici entusiasmo. Deciditi a cambiare per sempre il tuo modo di salutare in modo che esprima sempre amore.

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