18 maggio 2011

Fantasy vo’ cercando...
(4 - Glen Cook)


Glen Cook, The Black Company (3/11) ***

Il narratore è medico e cronista della Black Company, una compagnia di soldati di ventura con una tradizione secolare di onore e affidabilità. Gli uomini sono tutti combattenti veterani, ognuno con qualcosa alle spalle da dimenticare, e per loro la Compagnia è tutta la loro vita. Inizia per loro una nuova impresa, coinvolti nelle ormai pluridecennali guerre del nord, e molto presto si rendono conto che il loro nuovo committente è uno dei "cattivi": uno dei dieci maghi del passato riportati in vita dalla moglie dell'imperatore, maga ancora più potente di loro, e che ora, eliminato il consorte, governano il regno con grande crudeltà.

La Compagnia non si perde d'animo e cerca di mantenere l'onore servendo lealmente e professionalmente in una guerra che presto si rivela essere di tutti contro tutti e dove non è più tanto chiaro chi siano i "buoni". Ovviamente finiranno per avere un ruolo determinante nell'evoluzione della contesa.

Questo romanzo è presentato come il vertice del "fantasy militare". Non sapevo nemmeno che esistesse questo sotto genere ma una volta trovatolo è chiaro di che si tratta e si capisce che possa avere i suoi sostenitori. È proprio come i classici (e numerosissimi) romanzi di guerra, dove i soldati sono veri soldati, i valori sono l'amicizia e l'onore, il nemico è sempre più forte ma c'è sempre un modo per sconfiggerlo e in realtà i più forti siamo noi perché siamo una squadra. Soltanto trasportato in un'ambientazione fantasy: mondo simil-medievale, magia, profezie, minacce oscure ecc.

Può sembrare un giudizio negativo ma non lo è: il romanzo scorre bene, qualche accenno di spessore nei personaggi, momenti di grande tensione, battaglie, problemi da risolvere e brillanti soluzioni. E poi c'è davvero il gioco di squadra che rende la Compagnia capace di destreggiarsi fra poteri molto superiori ai loro, i cattivi da punire, gli amici da salvare, gli stratagemmi da inventare... Se amate i film di guerra (io no!) e vi piace il fantasy avete trovato l'autore per voi.

Difetti? È un cocktail di cliché (tre lingue in una sola frase, mica male, no?): molto ben riuscito, piacevole da mandare giù... ma rimane proprio poco. Ah, e una brutta notizia: il romanzo è degli anni 1980, sono sicuro che è stato tradotto in italiano, ma potete scordarvi di trovarlo in vendita. Uniche possibilità le biblioteche di quartiere o gli ebooks pirata...

1 commento:

Anonimo ha detto...

In realtà il buon Cook non è ancora mai stato tradotto in italia. :-(
Me lo sono preso in raccolta in lingua originale...

Pippi