24 dicembre 2012

Mimo di strada

UN AMICO aspirante scrittore, manda gli auguri di Natale accompagnati da un suo racconto (ottima idea!). Una storia di mimi di strada tra i quali, per Natale, appare una coppia nuova, vestiti da Sacra Famiglia che quando qualcuno finalmente gli dà una moneta... (Non vorrete che faccia tutto io, no? A voi immaginare che cosa dovrebbe succedere quando qualcuno gli dà una moneta).

Ci si può ricavare qualche spunto natalizio: la tua monetina per fare felice Gesù, il presepe che sembra inanimato ma ha molta più vita di quanto immagini ecc.

Io però stavo pensando alla meditazione da predicare stanotte e alla sfilza che viene subito dopo con il ritiro che inizia il 26 mattina, e non ho potuto evitare di associare l'idea del mimo a certe facce che vedo quando predico (devo ammettere: soprattutto quando il pubblico è di uomini). Facce immobili e inespressive, perfettamente congelate nei rispettivi personaggi: quello che dorme, quello che ha staccato il cervello, quello che ha ben altro da pensare... Ogni tanto arriva la monetina e allora reagiscono: uno apre gli occhi, l'altro appunta qualcosa sull'agenda (presto ci sarà quello che twitta l'idea in diretta, ma non mi è ancora capitato), il terzo esprime un momento di partecipazione a quello che dici... Poi tornano a fare la statua; immobili fino alla prossima monetina.

A questo punto sono molto preoccupato: temo proprio che in qualcuna delle prossime meditazioni mi verrà da ridere!


E questo è il mio post di Natale: tanti auguri a tutti e anche qualche preghiera fra un panettone e l'altro.

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