11 maggio 2013

Un padre ingombrante?

UN BAMBINO aveva un papà grande e grosso... Ho già iniziato male: quel papà non era esattamente grande e grosso; piuttosto era forte e ben piantato, ma per il bambino era grandissimo e grossissimo. Come tutti i bambini era convinto di avere il più forte di tutti i papà, e nel suo caso forse era anche vero.

La robusta costituzione del papà includeva l'accessorio di una voce potente e bene impostata, di cui il proprietario andava fiero e non perdeva occasione per farne sfoggio. Di preferenza cantava nei viaggi in auto con la famiglia... e in chiesa durante la Messa: il suo vigoroso contributo ai canti domenicali sovrastava le voci di tutta l'assemblea. La gente davanti si voltava a guardarlo e all'uscita le buone vecchine si complimentavano con lui: "Che bella voce, Mr GB!" (lo chiamavano così, ma il perché è un'altra storia). Se fosse ammirazione muliebre/senile o caritatevole ipocrisia, non ci è dato di saperlo. Ma il bambino si gonfiava di orgoglio: il mio papà è più forte di tutti... e canta anche più forte di tutti!

Passarono gli anni, il bambino divenne adolescente, il papà mantenne la sua voce potente, appena segnata dall'età. Adesso però, quando il papà cantava in chiesa a pieni polmoni, il ragazzo si vergognava. Con facilità riconosceva il fastidio o l'imbarazzo sulle facce di chi si voltava a guardare. Avrebbe voluto scomparire sotto i banchi. Quanto all'ipocrisia delle vecchine: l'adolescente era convinto dell'ipocrisia di tutte le vecchie di tutte le chiese del mondo!

Oggi l'adolescente è un adulto: ha avuto il tempo di rivedere le sue opinioni sulle vecchine... e affronterebbe volentieri mille sguardi e mille sorrisi ipocriti pur di ascoltare ancora il vocione di quel papà che lo ha lasciato troppo presto.

Nessun commento: