14 agosto 2013

The Knife of Never Letting Go

The Knife of Never Letting Go (Chaos Walking, #1)Patrick NESS, The Knife of Never Letting Go (8/2013) ****

Tutti i romanzi fantastici (e nota bene, questo non è un fantasy, casomai fantascienza, sicuramente fantasia) partono da un "what if...?", "e se...?" Si sa, e forse è uno dei motivi per cui leggiamo questo genere di cose (se le leggiamo).

In questo romanzo il what if? principale è: e se tutti potessero ascoltare i pensieri di tutti? Compresi i miei? Certo, mi sentirei nudo, ma non solo. Sarei costantemente ferito, aggredito, dai pensieri degli altri... E poi vi immaginate il rumore? Roba da non poter dormire. Roba da voler scappare e starsene in pace lontano da tutti.

E poi non sarei veramente nudo: i nostri pensieri sono una gran confusione, non sono nemmeno tutti sinceri. Quante volte ci inganniamo, coltiviamo immagini false di noi stessi e degli eventi. Bene, e se poi questo fenomeno si desse solo per alcuni e per altri no? I miei pensieri aperti a tutti, ma non di tutti posso leggere i loro. Che atteggiamento avrei verso questi privilegiati? Che rapporti si creerebbero tra la classe dei "rumorosi" e quella dei "silenziosi"?

Questo è lo sfondo. La storia è un ragazzo in un villaggio isolato, dove sono morte tutte le donne. Lui è il più giovane di tutti, forse destinato a vedere invecchiare e morire tutto il villaggio fino all'estinzione. Ma forse non è tutto vero quello che gli hanno raccontato... (Possibile? Nonostante il "rumore"? Conoscono qualche trucco?) E all'improvviso si trova a dover scappare: c'è un qualche disegno che lo riguarda e che non è bello. Ma chi gli vuole bene non può spiegare troppo, perché il suo tradimento verrebbe letto nel pensiero...

Molto avvincente, molto ritmo. Personaggi deliziosi. Gradevolmente narrato in prima persona dalla voce di un ragazzo semianalfabeta che ricorda un po' Il giovane Holden. Il ragazzo cresce attraverso esperienze difficili e a volte dolorose. Impara che anche i pensieri dei "silenziosi" si possono leggere: basta osservarli, magari volendogli bene.

Ha vinto un importante premio di narrativa per ragazzi: strano! A me sembra un romanzo da grandi. Magari sono un'anima semplice. Non posso dire di più senza rovinarvi la lettura. Mi hanno detto che c'è o è in uscita la versione italiana. Ve lo consiglio.

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