25 febbraio 2021

Imparare i Salmi a memoria (2 - soddisfazioni)

ERA PASSATO non solo l'Avvento, ma anche il Natale. Avevo letto decine di volte il Salmo 80, cercando anche di pregare e di meditarlo. Ma niente. Non ricordo fin dove ero arrivato, ma più o meno al primo "fa' che ritorniamo".

La mia vena oziosa mi aveva anche aperto un altro spiraglio: ho usato diverse volte Anki per memorizzare vocaboli stranieri (lo consiglio!). Chissà che nel mondo "anki" non ci fosse qualche idea su come memorizzare un testo poetico? Ovviamente c'era! ... Ma per nulla ragionevole.

Prima di abbandonare il progetto ho pensato di fare un ultimo tentativo con il solito vecchio metodo, quello che usavo alle elementari per imparare a memoria e che da allora non è mai cambiato. Si ripete fin dove si è imparato, poi si aggiunge il verso successivo, poi si ripete da capo. Ogni volta un po' di più.

Prima soddisfazione: è facilissimo! Forse merito delle numerose riletture delle settimane precedenti, ma imparare una riga alla volta risultava facile e persino rilassante. Con l'accortezza ovvia (imparata da anki, credo) che non serve ripetere tutto daccapo ogni volta. Si impara un pezzo e poi lo si mette insieme con tutto quello che veniva prima.

Ero bene avviato verso la conclusione del salmo (qualche difficoltà con gli ultimi versetti), quando ho avuto una nuova soddisfazione. Imparandolo a memoria, con lo sforzo di ricordare la parola precisa e non una simile, osservando la struttura complessiva per ricordare cosa viene prima e cosa dopo, cioè facendo attenzione al testo come solo si fa imparandolo a memoria... ho scoperto che il salmo 80 è molto bello!

Mi ci sono affezionato, l'ho riconosciuto come un amico quando capitava nel Breviario, ho colto dettagli ("risplendi": è l'indicativo di una constatazione, o l'imperativo di un invito?), credo di aver capito cose che nei commenti non avevo trovato. Soprattutto, mi è tornato in mente in molte occasioni, con significati nuovi, riflessi di quel particolare momento. Adesso capisco il tizio dell'articolo: lui diceva che i Salmi vanno imparati "pregando e meditando". Adesso io aggiungo che vanno imparati "per pregare e meditare".

Ora sono lanciato: dopo l'80 sono passato al 133 ("Ecco, com'è bello e com'è dolce"), più breve, e ora sono sul 23 ("Il Signore è il mio pastore"). Ho rinunciato a una regola per sceglierli (quello era solo un gioco) e spero di impararne molti. Ovviamente ho scritto questi due post per incoraggiare anche te che leggi: vale la pena approfondire i Salmi!

Non dirò mai più che un salmo mi dice poco. Agostino si sofferma a commentare ogni singola parola (persino "Di Asaf. Salmo" è oggetto di un suo commento), e aveva ragione: la Parola di Dio è troppo ricca per prenderla con leggerezza!

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