MI PIACE PENSARE che quando la Bibbia parla di angeli, si tratta proprio di angeli. L'angelo è così perfettamente messaggero che le sue parole sono le parole di Dio, e rivolgersi a lui è rivolgersi a Dio. Questo spiegherebbe una certa confusione verbale. Inoltre tutta la Scrittura è pervasa dall'idea che Dio nessuno lo ha visto (forse Mosè, che parlava con lui a faccia a faccia; sicuramente Adamo, ma pochi altri); non è apparso nemmeno a Maria nell'Annunciazione: perché, invece, dovrebbe essere apparso ad Agar?
Mi sembra poi ragionevole pensare che per Agar si tratti dello stesso angelo in entrambe le apparizioni (insisto: queste sono mie fantasie). Allora: vogliamo provare a dargli un'identità. Non riesco a riconoscerci nessuno dei tre arcangeli noti: non ci sono riferimenti al Messia, quindi escluderei san Gabriele (sorry, Crosta); non ci sono malati da curare (be' la seconda volta assetati da dissetare, ma questo non è "guarire"), quindi non sarebbe san Raffaele; non c'è un avversario da fronteggiare, quindi non san Michele.
Allora chi? La Scrittura lascia intendere che ogni nazione è affidata alla custodia di un angelo. Ismaele è il capostipite dei popoli del deserto: io penso che sia l'angelo di questi popoli ad essere apparso. Come "second guess" propenderei per l'angelo custode di Ismaele, e magari le due cose coincidono: chissà che l'angelo custode di un popolo non inizi il suo "incarico" come angelo custode del capostipite di quel popolo. Che ve ne pare?
Ci si può divertire a fare ragionamenti analoghi per tutte le altre apparizioni, ad es. per l'angelo che ferma Abramo dal sacrificare Isacco, l'angelo che impedisce a Balaam di maledire l'esercito di Israele, quello che annuncia la nascita di Sansone, ecc. Se scateniamo l'immaginazione possiamo arrivare a pensare che l' "uomo" contro cui combatte Giacobbe per tutta la notte sia l'arcangelo Uriele (è una mia fantasticheria, ma è lunga da raccontare). Francamente, temo che questi ragionamenti non portino da nessuna parte, quindi non continuerò su questa via.
Diario degli Angeli - 13
1 commento:
Ricordo anch'io che in qualche parte della Bibbia viene detto che Mosè parlava faccia a faccia con Dio (ho fatto qualche ricerca, ma non sono riuscito a trovare il riferimento). In realtà, però, l'unico che ha "visto Dio faccia a faccia e non è morto" sembrerebbe Giacobbe (Gen 32,31 cfr Es 33,20 e nota BG) che, a motivo di ciò, chiamò "Penuel" il luogo della lotta con l'angelo (che sia un angelo lo dice Osea 12,4 e anche S. Agostino). Mosè vide il Signore di spalle (Es 33,23) ed Elia coprì il suo volto col mantello... Entrambi, però, parlarono con Gesù trasfigurato (Lc 9,28-36) e, dunque, con Dio.
Giacobbe (è da sottolineare) quando sarà davanti a Esaù dirà:«...io sono venuto alla tua presenza, come si viene alla presenza di Dio...». Dio mostra il suo volto in Cristo e nel prossimo, in ogni uomo, possiamo vedere il volto di Gesù.
P.S.: perchè "Anonimok"? Che importanza può avere il mio doppio nome di battesimo qui sul web? Cambierebbe qualcosa? Di me puoi sapere tanto visitando il mio blog... Chi mi conosce di persona può capire anche chi sono (a parte il fatto che chi mi conosce sa del blog).
D'altro canto anche "Uriel" sembrerebbe un nicknime... http://it.wikipedia.org/wiki/Uriel
:) hehehe!
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