Eric-Emmanuel Schmitt, Oscar e la dama in rosa (8/09) **** Un bambino ricoverato in un ospedale pediatrico per una grave malattia. Ha capito tutto e per questo non sopporta l'atteggiamento dei suoi genitori. Per fortuna che gli fa visita una attempata volontaria, "la dama in rosa", con cui può parlare liberamente di tutto, anche del suo stato. È lei che gli suggerisce l'idea di vivere ogni giorno come se fossero dieci anni e di scrivere ogni giorno una lettera a Dio per raccontargli com'è andato quel "periodo" della sua vita. Un libro piccolo che miracolosamente riesce a non essere melenso, nonostante il tema scelto e la trovata delle letterine. Pieno di buon umore lo si legge con un sorriso mentre ci intrattiene sulle grandi questioni della vita. Da non perdere. |
Daniel Pennac, Il paradiso degli orchi (8/09) ** Il signor Malaussène ha molte stranezze: vive in una famiglia di soli fratelli e sorelle (di cui lui fa da capofamiglia) con una madre molto remotamente presente, è colto e sensibile ma lavora in un supermercato, e di mestiere fa... il capro espiatorio! Il suo compito è di farsi strapazzare dal responsabile dell'ufficio reclami ogni volta che qualche cliente ha una rimostranza. Vedendolo esageratamente maltrattato, il cliente spesso ne prende le difese o perlomeno ritira il reclamo. Ma in giro c'è un dinamitardo... Pennac mi era piaciuto in Ecco la storia e La lunga notte del dottor Galvan, quindi ho preso con molta aspettativa il primo romanzo che lo ha reso famoso. Una delusione! A parte l'idea geniale del personaggio di Malaussène e se vogliamo anche il mistero, che comunque c'è e uno vuole sapere come va a finire, l'umorismo demenziale, spregiudicato, sboccato, esagerato di Pennac dopo un po' stufa. |
Tess Gerritsen, Sparizione (9/09) *** Una tratta di bianche e una sconosciuta che si risveglia in un obitorio e immediatamente si mette a fare la terrorista sequestrando il personale dell'ospedale. Non amo molto il genere (sono stato praticamente forzato a leggerlo) ma il romanzo si è fatto leggere con piacere. Tensione, colpi di scena, personaggi non banali (la mia preferita è Jane Rizzoli, poliziotta maschiaccio, a quanto pare protagonista di vari romanzi di questa autrice), il dramma delle schiave del sesso. Qualche riserva morale: trattando di prostitute non si fa scrupoli a descrivere come si svolge il loro lavoro. L'intento è di generare ribrezzo e rifiuto nel lettore rispetto a certi trattamenti (e ci riesce), ma sono pur sempre descrizioni esplicite. |
China Miéville, Perdido Street Station (10/09) ** In un mondo popolato di donne scarafaggio, uomini cactus, uomini rana (rospo?) e altre stranezze, un ricercatore molto alternativo si impegna a soddisfare la richiesta di un cliente, ma si trova implicato in una vicenda di mostri alati apparentemente invincibili. Quando ho sentito dire di questo giovane autore, forse il principale rappresentante del genere New Weird che propone nuove ibridazioni tra fantasy e fantascienza, non ho resistito alla curiosità. Avrete capito dall'accenno di trama che nell'ibridazione tra i due "nobili generi" è entrato un gene estraneo: il pulp. (Non avevo mai pensato che "pulp" è assonante con "polpetta"). Due pregi glieli devo riconoscere: una fantasia illimitata (magari un po' allucinata) e discretamente spassoso. Un libro che vi consiglio di perdere! |
C.M. Martini et al., L'accompagnamento spirituale (10/09) *** Raccolta di quattro lezioni sulla direzione spirituale tenute alla Scuola pratica di accompagnamento spirituale di Milano. Da notare che Martini, nel suo intervento sottolinea che rimane più appropriato il termine "direzione" rispetto al meno responsabile "accompagnamento", ma le esigenze editoriali sono quelle che sono... Per l'anno sacerdotale avevo pensato di approfondire questo tema, ma sono tutt'ora fermo a questa prima lettura. Con tutti i limiti di una raccolta di interventi, ognuna delle lezioni riesce ad offrire qualche spunto interessante. |
Marc Joulin, Il Santo Curato d'Ars (11/09) *** Già commentato, per errore, in Letture VIII. Ottima biografia breve, molto semplice. |
[no img] Giuliana Berlinguer, Il mago dell'Occidente (12/09) *** Vita romanzata di Matteo Ricci, missionario gesuita che riuscì a farsi accettare alla corte dell'imperatore. (Sì, i "gesuiti euclidei ecc." di Battiato è riferito a lui!) L'autrice non ha una penna felicissima, ma la storia narrata è così appassionante che mi è venuta la curiosità di verificare se è tutto vero. A maggio celebreremo il 500mo anniversario della sua morte: forse vale la pena documentarsi. |
Letture VIII lo trovi qui.
1 commento:
Io ho finito proprio oggi di leggere 'La cittadella' di A.J.Cronin. Lo consiglio.
1sorriso!
Posta un commento