11 dicembre 2011

Teoria e vita

SEMBRAVA PROPRIO il giorno giusto per costruire una bella teoria. Il giovane John Henry si sentiva pieno di energie, la sera prima aveva intrattenuto delle conversazioni stimolanti con gli amici ed era anche una bella giornata: le condizioni ideali per dare inizio ad un grande progetto. Così si rimboccò le maniche ed iniziò ad annotare gli estremi: la chiesa di Roma aveva tramandato la dottrina ma non vi si era mantenuta fedele nella vita; i protestanti avevano reagito, cercando un rinnovamento profondo della vita, ma nella foga avevano perso la dottrina; rimanevano loro, gli anglicani, custodi della dottrina ed esemplari nella vita... Però mancava la teoria.

I romani avevano i loro teologi e i loro papi, i protestanti avevano Lutero, Calvino e tanti altri. Lui, ben presto aiutato da un fervido gruppo di amici, avrebbe fondato la teoria dell'anglicanesimo. Aveva anche trovato un nome, si sarebbe chiamata Via Media. Per alcuni anni studiarono e pubblicarono poi, quando sembrò di aver prodotto abbastanza idee, venne il momento di fare il punto pubblicando un lungo articolo riepilogativo. Era il novantesimo... e fu l'ultimo: le autorità anglicane non erano contente dei risultati.

In quel momento di empasse, contemplando il corpo dottrinale raccolto e la freddezza con cui veniva accolto, si rese conto che per edificare una comunità non basta una bella teoria, ci vuole la vita.
«Mi resi conto che per concretare la Via Media (...) la Chiesa Anglicana doveva avere un rituale, un cerimoniale, una pienezza di dottrina e di devozione (...). Cose che l'avrebbero rafforzata e abbellita: cose come le confraternite, le devozioni locali, il culto mariano, le preghiere per i defunti, chiese belle e ornate da splendidi doni, monasteri, una grande varietà di comunità e istituzioni. (...) Solo la Chiesa di Roma lasciava libero spazio a sentimenti come lo stupore, il mistero, la tenerezza, la riverenza, la devozione».
John Henry NEWMAN, Apologia pro vita sua, cap. 4
Lui notava queste carenze perché la sua teoria potesse diventare vita. Noi, se trascuriamo la Messa, le devozioni (il presepe!), la preghiera insieme... rischiamo ridurremo la nostra vita cristiana a pura teoria.

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