24 dicembre 2011

Un Dio piccolo piccolo

PENSIERO NATALIZIO di un ateo che, a quanto pare, riusciva a penetrare molto a fondo nel mistero, pur dicendo di non accettarlo. Sono sicuro che il Signore ricompensi splendidamente quelli che parlano bene di sua Madre...
«Quello che si dovrebbe dipingere sul volto di lei è uno stupore ansioso che quella sola volta si è visto su un volto umano. Perché il Cristo è suo figlio, la carne della sua carne, il frutto del suo grembo. Lo ha portato nove mesi e gli offrirà il suo seno, e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E a momenti la tensione è così forte da dimenticarsi che è Dio. Lo stringe tra le braccia e dice: "Il mio piccino". (...)

Lo guarda e pensa: "Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne, è fatto di me, ha i miei occhi e quella forma della bocca è come la mia; mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia".

Nessuna donna ha mai avuto dalla sorte il suo Dio tutto per sé. Un Dio piccolo piccolo che si può coprire di baci, un Dio caldo caldo e che respira, un Dio che si può toccare e che ride.

È in quei momenti lì che dipingerei Maria, se fossi pittore».

Jean Paul SARTRE, Bariona

La traduzione è mia, chiedo scusa per eventuali infedeltà. L'originale francese si può leggere qui. Con tanti auguri.

1 commento:

Rosaspina ha detto...

Auguri di Buon Natale anche ate! :-*

Ciao, Fior