«Quello che si dovrebbe dipingere sul volto di lei è uno stupore ansioso che quella sola volta si è visto su un volto umano. Perché il Cristo è suo figlio, la carne della sua carne, il frutto del suo grembo. Lo ha portato nove mesi e gli offrirà il suo seno, e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E a momenti la tensione è così forte da dimenticarsi che è Dio. Lo stringe tra le braccia e dice: "Il mio piccino". (...)
Lo guarda e pensa: "Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne, è fatto di me, ha i miei occhi e quella forma della bocca è come la mia; mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia".
Nessuna donna ha mai avuto dalla sorte il suo Dio tutto per sé. Un Dio piccolo piccolo che si può coprire di baci, un Dio caldo caldo e che respira, un Dio che si può toccare e che ride.
È in quei momenti lì che dipingerei Maria, se fossi pittore».
Jean Paul SARTRE, Bariona
La traduzione è mia, chiedo scusa per eventuali infedeltà. L'originale francese si può leggere qui. Con tanti auguri.
1 commento:
Auguri di Buon Natale anche ate! :-*
Ciao, Fior
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