11 marzo 2009

Uno stanco papà

PARLAVO CON UN RAGAZZO prossimo al matrimonio. Il tema era la responsabilità dei genitori verso i figli e in particolare l'importanza dell'esempio molto più delle belle parole. Lui si è illuminato e mi ha raccontato un ricordo di suo padre, carabiniere.

Lui era piccolo, suo padre era in servizio operativo e quella volta aveva passato le ultime ventiquattro ore, senza interruzioni, ad inseguire un folle omicida. Rientra a casa con la mimetica infangata e il contegno che rivelava tutta la sua stanchezza. La famiglia si mette a tavola.

Silenzio attorno al tavolo. Un po' di apprensione per il papà così visibilmente provato. Allora lui guarda i suoi figli e chiede che gli raccontino la loro giornata. E il bambino e suo fratello avevano raccontato al papà le loro piccole avventure.

Sebbene bambino, capiva benissimo che suo padre avrebbe preferito andare a dormire, ma che stava facendo uno sforzo per interessarsi alle cose dei suoi figli. Non lo avrebbe mai dimenticato. Penso che abbia abbastanza chiaro il significato dell'insegnare ai figli con i fatti e non con le chiacchiere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Posso copincollare questo post - con tutti i dovuti credits e links - in un blog dedicato a fidanzamento e matrimonio (di cui non dò qua il link, perchè se no è spam, ma lo recupera poi coi trackbacks se le interessa)?
[Wow. Sette parole inglesi in due righe. E' record.]
Grazie in anticipo ed in ogni caso!

Anonimo ha detto...

I papà di una volta, anche il mio, se pur tornava tardi dal lavoro, trovava il tempo di chiacchierare con noi, di guardare i nostri quaderni (chissà poi se li guardava o si limitava a sfogliarli?).
I nuovi genitori, mi fanno un po' impressione, affidano volentieri i figli ai nonni, presi come sono da mille cose da fare (tra cui, palestre, nuoto o altro, con gli amici, week end da soli loro due!).
Ciao, R

Don Mario ha detto...

@Pokankuni: come già detto per vie dirette, copia pure liberamente.

@fiordicactus: curiosa la facilità con cui certi genitori si disinteressano di alcune cose dei figli (p.es. scuola), salvo poi angosciarsi e diventare opprimenti su altre cose.

Anonimo ha detto...

Grazie don Mario!! :o)

Anonimo ha detto...

Ho riflettuto a lungo su questo episodio, ed ho un commento che ho esitato a fare.

Paradossalmente, è molto più facile per un uomo dedicare tempo ai propri figli quando è DAVVERO stanco morto, a pezzi, svuotato, senza più energie residue.
Quando si è in forze, quando si è stanchi, sì, ma ancora con energie disponibili e serve giusto il tempo di raccattarle insieme per rimettersi sotto, allora è molto meno facile.

Non lo dico per disincantare l'episodio, solo per riportare un'osservazione fatta su me stesso e su altri padri, che ci potrebbe (dovrebbe?) insegnare qualcosa.
F.